I dati sono inutili, se non possono essere visualizzati nel momento del bisogno.
Proprio per questo esiste la cosiddetta “wearable technology“, e proprio per questo – dopo oltre 20 anni di impegno da parte dei cyber-entusiasti – stiamo finalmente assistendo a una esplosione di questi strumenti, ormai disponibili per tutti. Google ha contribuito con un investimento multimilionario sui suoi glasses, mentre Samsung è entrata a gamba tesa con il suo smartwatch. Nemmeno Nokia, intanto, resta a guardare, con il suo 1080 e gli headset realizzati in collaborazione con Monster.
Ma non è tutto: anche le piccole compagnie hanno sperimentato, durante l’anno in corso, migliaia di prenotazioni per orologi intelligenti, polsiere in grado di controllare i movimenti, anelli trasmittenti, e molto altro. È in corso una vera e propria rivoluzione: come smartphone e tablet hanno rimpiazzato il dominio dei PC, così i device indossabili potrebbero essere in procinto di scalzare tutti i predecessori.
In termini puramente tecnologici, la rivoluzione indossabile potrà aver luogo in tempi molto rapidi. Grazie a quella che Chris Anderson ha definito “il dividendo pacifico della guerra degli smartphone”, sensori e chip set sono adesso molto più economici che in passato: è così molto più facile, anche per le piccole realtà, incorporare nei loro prodotti un hardware davvero sofisticato. E proprio Wired, la testata che ha diretto per tanti anni, prova a spiegare perché la “wearable technology” sta segnando in maniera indelebile il nostro “Future of Now”.
È anche una questione di estetica. Questi nuovi strumenti che le persone vogliono mostrare sui propri corpi rappresentano una nuova frontiera del gusto. Non è la prima volta, del resto: anche il successo degli smartphone non è merito soltanto della loro funzionalità, lo sappiamo tutti che sono degli status symbol.
Le compagnie tech dovranno dunque scommettere sull’integrazione di bellezza e utilità, in una sorta di Bauhaus da terzo millennio. Se riusciranno a farlo, contribuiranno a quella che si prospetta la principale tendenza del 2014.
E voi, quali device indossate già?